Secondo la Critica
“Lollis con le visioni stilizzate di acque e di cose, di chiese e di castelli, animate da nimbi e da riflessi irreali. Una sensibilità nostalgica del passato per liberi sogni e amore”.
“Una pittura che sembra abbia preso qualche cosa dalla musica, almeno nel senso di una modulazione che impone ad ogni forma la necessità di una conseguenza dalla forma da cui nasce”.
“Gianni Lollis, friulano-pittore, affabulante intorno al suo focolare di luce, come il friulano-scrittore Carlo Sgorlon, storie di troni, di regine, di lune color ametista e di dei che ritornano”.
“Lollis predilige il paesaggio pur essendo anche un raffinato esecutore di arte sacra dai riferimenti slavi e bizantini. Dalla natura sa cogliere la bellezza perennemente in moto”.
“Gianni Lollis con un cromatismo fervido, creativo ed immediato, affronta di volta in volta temi e ambienti che prendono vita in un racconto pittorico dove aleggia un’atmosfera quasi irreale”.
“Lollis compone i suoi paesaggi osservando attentamente il soggetto, studiandolo, sezionandolo e poi ricostruendolo così come il suo pensiero desidera, cercando di liberare l’immagine da quell’alone di mistero, di sogno e di straniante lontananza in cui è immersa”.
“Assolutamente spontanea la freschezza. Quella che si può ottenere soltanto dipingendo sul posto, cogliendo i flash di emozioni immediate che la natura sa far scattare. Sulla superficie grinzosa, toni esigui, sussurrati, forme appena delineate per visioni paesaggistiche “en plein air” che pare di poter toccare, di avvertirne i minimi rumori, e il caldo di un mezzogiorno del Sud o il freddo. È un saggio di come Lollis riesca ad ottenere il massimo dell’effetto con mezzi minimi”.
“In tutte le opere del Lollis si avverte una coerenza formale anche se connotata da una contenuta evoluzione. Il linguaggio elaborato, ridotto nello stesso tempo a unità, si esprime con una tecnica sicura e particolare alla ricerca di trasparenze e di vibrazioni, con motivi curvilinei, suadenti, privi di asprezze e di violenze, in un contesto nel quale il soggetto iconografico e l’elemento decorativo si fondono raggiungendo un efficace e piacevole effetto”.